10. Riflessi delle
contrazioni della muscolatura addominale sulla laringe
L’esplorazione del corpo, fatta analizzando
le mie sensazioni propriocettive a cominciare dai tempi della perdita della
voce, mi ha portato a capire che c'è una stretta relazione fra il comportamento
respiratorio della muscolatura addominale e quello fonatorio della laringe. Il
tipo di impegno che si forma nella parete muscolare addominale durante
l’espirazione provoca nella laringe un impegno corrispondente, che è più o meno
intenso a seconda del tipo di respirazione adottata (cfr. § 6) e che è
percettibile dal soggetto come una contrazione più o meno intensa. Si tratta di
una sensazione simile, anche se molto più lieve, a quella che si prova quando
ci si mette sotto sforzo per sollevare un peso. A questa sensazione
propriocettiva corrisponde un’effettiva contrazione delle corde vocali e un
timbro di voce variabile fra quello che derivando da un semplice impegno
muscolare va a quello dello sforzo. Il timbro vocale che si forma con
quest’impegno può inoltre dare semplicemente l’impressione di un impegno fisico
come appunto il sollevamento di un peso o, a seconda della componente
psicologica che vi può essere associata, prendere la connotazione di
un’esclamazione di sorpresa, di gioia, di dolore, ecc.
Limitando il discorso al riflesso della
contrazione della muscolatura addominale sulle corde vocali, ognuno, prestando
attenzione alle proprie sensazioni, può prendere coscienza del fatto che
contraendo la parete addominale all’altezza dell’epigastrio si sente che le
corde vocali, anche se poco, si impegnano. Può anche sentire che questa
sensazione di impegno muscolare diminuisce a mano a mano che il centro della
contrazione viene abbassato; sente inoltre, che la sensazione si riduce al
minimo quando si scende a contrarre la muscolatura addominale in prossimità del
pube. Come già detto al § 7, alla contrazione della muscolatura addominale
corrisponde automaticamente quella della muscolatura dorsale.
Quando si sia presa coscienza per
sensazioni dell’inserzione dei muscoli dorsali alle ossa iliache è possibile invertire
l’ordine dei comandi muscolari e prendere come punto di inizio dell’espirazione
la loro inserzione al bacino. Con questo comportamento respiratorio, come è
ovvio che sia, a rispondere sono i muscoli addominali, ma in questo caso la
sensazione di impegno muscolare delle corde vocali è nulla. O quasi: le si
sente risalire – spinte dal basso con tutto l’apparato respiratorio – ma non
contrarsi. Parallelamente, impegnandosi a respirare in questo modo la fatica
vocale tende a zero.
Posso dirlo con sicurezza perché, stante
la mia respirazione costo-apicale spontanea, stante il mio riflusso gastro-esofageo
(del quale ho parlato alla nota n. 1, § 2) e stante la vecchiaia per la quale
le mie energie sono ridotte, ponendo attenzione continua ad effettuare
l’espirazione nel modo descritto io riesco a parlare anche a lungo senza
problemi per le corde vocali. Non solo: dato che continuo ad occuparmi della
voce di amici ed allievi, questa avvertenza respiratoria è la prima che
continuo ad insegnare e raccomandare con risultati immediati e costanti nella
costruzione delle voci cantate.