11. Il rapporto fra
mandibola e muscolatura addominale
Al § 8.2 ho parlato del collegamento della
mandibola con la laringe tramite l’osso ioide. Altro collegamento indiretto
della mandibola nella fonazione con una parte del corpo, questa volta lontana,
è quello con la muscolatura addominale.
Protrudendo il labbro inferiore come nella
pronuncia della sillaba [vu] e ponendo attenzione alle sensazioni
propriocettive del dorso si ottiene la sensazione di un impegno delle scapole.
Il collegamento anatomico della mandibola con le scapole è costituito, sia pure
tramite l’osso ioide, dai muscoli omoioidei e quindi,
stando alle sensazioni, pare ragionevole attribuire a questi muscoli anche il
rapporto sensoriale tra il labbro inferiore, la mandibola e quelle due ossa.
Contemporaneamente a questa sensazione si
percepisce quella di un punto della parete addominale, posto a metà strada fra
l’ombelico e il pube, che si contrae come se rientrasse e che, premendo sui
visceri addominali, dà l’impressione di sostenere dal basso la laringe tramite
questi e gli altri organi interposti. Che questa sensazione non sia soltanto
tale ma corrisponda ad un’azione muscolare precisa ed efficace posso dirlo con
sicurezza ora che, invecchiando e perdendo progressivamente le forze, sto
perdendo anche la capacità di articolare la [r] e la [s] come le articolavo
fino a qualche tempo fa. Mi rendo conto del fatto che il gruppo dei muscoli
linguali e sopraioidei che agiscono nell’articolazione dei fonemi non è più
sostenuto dal basso come una volta, che il solco mediano della lingua rimane
distante dal palato e che quindi, per limitare il discorso alla [r] ed alla
[s], usando soltanto l’impegno muscolare articolatorio al quale ero abituato,
la [r] stenta ad «arrotarsi» e la [s] non «sibila» più come prima. Se però
parlo badando a comandare con continuità il respiro e incomincio
dall’inserzione dei muscoli dorsali al bacino protrudendo contemporaneamente il
labbro inferiore, il punto della parete addominale che ho detto poc’anzi
risponde nel modo che ho già detto e la [r] e la [s] tornano a formarsi (quasi)
come in precedenza.
Se mentre si protrude il labbro inferiore
si mettono due dita sui muscoli dorsali, sempre ai due lati della colonna
vertebrale, si avverte una lieve contrazione di questa muscolatura. Pare quindi
logico attribuire l’attività corrispondente della parte ipogastrica della parete
addominale all’antagonismo fra le due muscolature, quella dorsale e quella addominale,
e che lo stimolo indotto dalla mandibola sulla prima tramite i muscoli omoioidei si ripercuota, per l’antagonismo fra le due
muscolature, su quella addominale. L’insieme complessivo delle sensazioni è
quello di una sorta di triangolo costituito dal labbro inferiore, dall’insieme
delle due scapole e del punto citato della muscolatura ipogastrica; triangolo
nel quale il labbro inferiore dà l’impressione di essere direttamente collegato
alla muscolatura addominale. Si noti che io parlo di protrusione del labbro
inferiore e non della mandibola perché le sensazioni e i risultati che si
ottengono ponendo attenzione al labbro sono diversi e comunque più efficaci di
ciò che si ottiene cercando di protrudere direttamente la mandibola.
L’aggregazione delle azioni e delle sensazioni descritte, infatti, è quella che
io metto normalmente in pratica nella didattica del canto.